lunedì 20 ottobre 2014

New York, New York!

Ad agosto abbiamo deciso  di dedicare tre giornate a New York così, noi tre, ci siamo buttati in questa piccola e strabiliante avventura.

Chi non ha mai sentito parlare di New York, la grande Mela, la citta' che non dorme mai ...?
Vivendo quindi in America da ormai 9 mesi, non potevamo dire di non averla mai vista, non credete?

Volo prenotato, hotel prenotato, valige pronte, e un leggero stress pre partenza: ore 4 del mattino, SVEGLIAAAA!!!!!!!

Ecco ecco, per fortuna che le valige sono pronte e la piccola L forse recupera un po' di nanna in macchina o in aereo (magari!!) e... facciamo il check in e...  aspettiamo pazienti l'aereo... e...

Partiti!




Se vai a New York sconsiglio vivamente di affittare l'auto a meno che tu debba stare al di fuori del centro citta' e allora FORSE puo' convenire.
Ovviamente abbiamo preso un taxi. 30 dollari. Non male! Se avessimo preso una macchina, saremmo impazziti nel traffico che mi ricorda molto quello Milanese nelle ore di punta (ed era un momento tranquillo, ci diceva il tassista!).

Albergo da paura! Ma non paura per la bellezza, per l'ebbrezza che abbiamo provato ad entrarci! Piccolissimo, non avevano nemmeno lo spazio per la gente a far colazione e noi, spaventati, abbiamo pensato subito... e noi con L come faremo!!!??

Vaben, lascia le valige e fatti inghiottire dalla citta'!

La prima cosa che mi e' rimasta impressa sono stati gli odori, un po' come ad Amsterdam. Ma in un altro senso: ad Amsterdam giri per le strade e senti odore dell'acqua, quando non c'e' vento e odore di fumo passando in zona coffee shop; a New York sentivo odore di pp di cani e non solo, odore di asfalto cremato, odore di cavalli, vapori delle migliaia di ristoranti che hanno tutti i tipi di cucina esistenti sulla terra, profumi di caffe', di muffa, di carne cotta, di nuovo e di vecchio.

In tre giorni ci siamo dati ben da fare, abbiamo visitato il visitabile, compreso parte del Central Park e  gran parte della zona a sud di esso. Non sto qui ad elencarvi tutto, vi diro' solo le cose che mi hanno incantata:

la Highline in Greenwich Village e' una vecchia strada ferrata che attraversava parte della citta' e che, inusufruita, e' stata trasformata in passeggiata a passerella dove incontri tantissima gente. Sembrava di conoscersi tutti, visi allegri e gente che spensierata chiacchierava tra di loro. Ti senti come parte della gente e delle case perché' questa visione "intima" ti fa sentire a tuo agio. Scorci di palazzi che dalla strada no vedresti, passaggi e ponti che sono talmente stretti che devi trovare le spazio per riuscire a passare. Ci sono aree costruite per riposarsi e guardare le strade attraverso un vetro. Lungo la passeggiate si trovano bancarelle dove acquistare oggetti artigianali od un buon gelato. La zona e' molto piacevole e abbiamo trovato dei buoni ristoranti.



La quantita' di grattacieli nel downtown diminuisce in altre aree che abbiamo visitato e dove, ci siamo sentiti più a nostro agio dandoci un certo senso di speranza e di ispirazione. Abbiam pensato che, se dovessimo mai trasferirci, New York sarebbe la prossima meta!





Il Central Park e' sorprendente, ero a conoscenza del fatto che fosse grande, ma non così grande!
Se avessimo avuto più tempo avremmo affittato delle biciclette e girato in una giornata.

 






Altra zona interessante e' sotto al ponte di Brooklyn al Pier 17, pieno di locali e, grazie alla bella giornata, la gente era a spasso o a bere qualcosa.

Tutte queste sensazioni, palazzi, stili, gente, odori, trasporti, lingue e colori mi hanno fatto pensare alla "multifeeling city" ed ecco un'altro soprannome alla citta' senza confini :)

Ci e' spiaciuto molto non poter uscire la sera, perché L aveva le sue esigenze e, purtroppo, faceva il riposino pomeridiano sul passeggino e tirava le dieci di sera insieme a noi.  A dire il vero quella più' stanca non era lei.....


Ah, non vi ho raccontato della colazione! ....Non ve lo racconto! ;)