lunedì 25 novembre 2013

La nostra casa!

Visto i precedenti, ci siamo messi subito in testa che eravamo in competizione e che avremmo dovuto fare "di tutto" ed essere velocissimi con la prossima possibilità. Ma come potevamo se io ero tornata ad Amsterdam e mio marito sarebbe ripartito due giorni dopo per tornare a casa?

La sera stessa, l'agente immobiliare ci aveva mandato una mail con delle nuove case in affitto nei districts, ma che erano ad almeno 15 miglia di distanza dall'ufficio. Edwin aveva deciso che avrebbe voluto vederne almeno una ma che si dimostro' molto piccola.

Tornato a casa, l'agente ci aveva mandato altre possibilità' ed ecco una casa che, dalle foto, potrebbe esser bella!

-le case nei districts sono o villette o villette a schiera che hanno comunque piscina campi da tennis etc, ma per un numero minore di persone rispetto alle communities ed ogni casa ha un proprietario.-

Essendo in Olanda, ci siamo fidati ed abbiamo mandato l'agente a vederla per noi. Buona impressione! Abbiamo compilato la scheda di richiesta, preparato tutti i documenti necessari e spediti all'agente.

L'indomani, mio marito viene chiamato per lavoro. Deve tornare in america, ma questa volta a Reno, Nevada, (9 ore di fuso orario rispetto ad Amsterdam).

Il proprietario della casa accetta e ci manda la copia del contratto. 18 pagine di contratto! Ok, letto tutto attentamente. Chiedo chiarimenti all'agente immobiliare e pronti a firmare! Ma… bisogna pagare l'anticipo. Come fare?

In america hai decine di modalita' di pagamento ma nulla che sembri un semplicissimo bonifico.
O meglio, checks, money orders, cash, virtual checks etc.
Ma ognuno richiede la presenza del portatore. Come cavoli potevamo pagare!?!
L'unico modo era un wire transfer che, secondo l'assistenza clienti della banca, era gratuito, ma in realtà' ci e' costato ben 30 dollari! Non sto scherzando, davvero trenta dollari! Una nazione così' avanzata (o almeno che lo vuole sembrare) chiede 30 dollari per un bonifico!

Finalmente dal 16 gennaio avremo una casa in quanto le nostre cose arriveranno quella settimana.
Tutto e' bene cio' che finisce bene, ora abbiamo una casa, voltiamo pagina :)


martedì 19 novembre 2013

Sopralluogo

Per prepararsi al gran trasloco, e visto che l'azienda non fornisce appartamenti, abbiamo fatto tappa ad Atlanta per qualche giorno.

L'agenzia di trasferta, ci ha organizzato una giornata con un'esperto del posto per andare a vedere possibili case/appartamenti, banche, asili, etc.
La signora che ci avrebbe accompagnato ci ha contattati precedentemente per farsi conoscere e per sapere quali fossero le nostre esigenze e richieste specifiche per organizzare la giornata a noi dedicata. Abbiamo risposto che per prima cosa volevamo trovare casa e poi avremmo voluto vedere il resto. Nella scelta della casa abbiamo specificato che no volevamo la moquette: "NO CARPET".

Secondo la signora non c'erano problemi, ci avrebbe portati in giro lei.

Ansiosi nel vedere le case americane e un po' rimbambiti dal Jet Leg, abbiamo deciso di incontrare la signora alle 9:30.

Ore 9:00 la signora, puntualissima, ci aspettava nella hall dell'hotel.

Una breve introduzione, una rinfrescata sulle specifiche richieste, secondo lei avremmo potuto trovare qualcosa molto velocemente.

Saliti su una mercedes con 260.000 miglia… MIGLIA! vuol dire almeno 418.000 chilometri!!!!
Siamo andati ingiro nei dintorni di Johns Creek, dove, per ben 3 ore, abbiamo visto 5 o 6  diverse communities, ma tutti gli appartamenti avevano l'odiata moquette!!

-communities sono gruppi di appartamenti prefabbricati che hanno servizi tipo piscina, fitness etc e che sono quindi da condividere con altri. In genere ci sono almeno 100 appartamenti per community-

Lei evidentemente non sorpresa ci disse che se volevamo poteva dare un'occhiata in un sito web dove affittano case nei districts e avrebbe cercato senza moquette (….mi pareva di averglielo chiesto una settimana prima!). Siamo andati a pranzo in un fast-food dove ti servono tutto quello che vuoi in un mega panino e se vuoi ti danno pure le patatine fritte e la zuppa. Da non dimenticare: il ghiaccio e' la sostanza primaria della tua bevanda! Ed il refill e' gratuito.

Dopo un'ora a guardare sul sito le possibili case, non abbiamo trovato nulla. Così, risaliti in macchina, abbiamo continuato il giro a vedere altre communities, sempre e solo moquette.

Il giro era cambiato aveva deciso di guardare nei vari districts eventuali case che riportassero il cartello affittasi. Durante quest'escursione noiosa ci disse che doveva aiutare sua figlia perché era rimasta senza chiavi e ci ha portati a casa sua (e casa nostra!?).

Altra ora persa.

Alle 18 ci ha riportati all'hotel dispiaciuta che non avevamo trovato nulla.

Entrati in hotel ci siamo resi conto di aver buttato via una giornata e che le speranze di trovare qualcosa da soli sarebbero state veramente poche.

Sveglia alle 7, colazione e via su internet a cercare communities che avessero appartamenti senza moquette. Finalmete ne trovammo due che, casualmente, erano all'angolo opposto dell'ufficio!!!!
Quel giorno pero' dovevamo lavorare. A pranzo, parlando con la manager del manager di mio marito, ci ha consigliato di contattare una sua amica agente immobiliare. E cosi' abbiamo fatto.

In due gironi abbiamo visto 5 case senza moquette, di cui 3 che ci erano piaciute molto. La domenica, nel tardo pomeriggio abbiamo deciso di andare a vedere comunque quelle due communities e farci un'idea di prezzi/servizi.

Avevamo l'imbarazzo della scelta!

Ma non sapevamo che le case vanno via come il pane!

Rientrata ad Amsterdam, il martedì ho cominciato a compilare i fogli di richiesta di una delle 3 case. Quella che aveva il prezzo più' abbordabile tra le tre.
Ho scritto all'agente che le avremmo mandato la richiesta compilata e firmata il prima possibile in quanto anche Edwin doveva firmare. Dopo un paio d'ore ci da' la notizia che la prima casa, quella più cara, era stata affittata e che avremmo dovuto fare in fretta per la terza (quella di cui avevamo compilato la richiesta) perché c'erano state già delle richieste e che avrebbero aspettato noi per procedere nella scelta dei nuovi inquilini…. Strrrreessssss.

Mio marito era rimasto ad Atlanta per lavoro ed era quasi irraggiungibile, ma avevo bisogno delle sue firme!!!! AAAAAAH!

Tre ore più' tardi, sono riuscita ad avere le firme, ma ci era stato comunicato che la scelta era caduta su un'altra richiesta… NOOOOOO!!!!

Allora, un po' rattristati abbiamo chiesto la disponibilità' della seconda casa. Anche quella affittata!
Come se non bastasse, le communities, avevano già' trovato altre persone interessate.

Disperazione. Avevamo la sensazione che tutto ci sfuggiva di mano e che non avevamo speranze.

sabato 2 novembre 2013

Visto

Cominciamo dalla richiesta del visto.

Ho dovuto tirar fuori e fare scansione di tutti i documenti che ho ricevuto nella mia vita inclusi i vari diplomi, tutti i passaporti, anche scaduti, che riportino timbri di entrate in America (volevano la scansione di ogni pagina !), prove di impiego presso l'azienda che richiede il Visto (nel mio caso L1), e per finire fare fototessera in formato americano.

Prima di entrare in consolato gli avvocati mi hanno preparata a tutto, a come rispondere alle domande, a cosa consegnare, a cosa dare solo in caso di richiesta esplicita ed infine a non portarmi nulla che fosse elettronico, non potevo portarmi nemmeno il cellulare.

Insomma sono andata in consolato con l'ansia, come quando vai ad un colloquio!

Una pila di documenti, l'orologio, qualche ora di pazienza, un sorriso, le impronte di tutte le dita (non quelle dei piedi!), il portafoglio svuotato perchè non accettano carte, dieci domande.... ed eccomi con il visto!

Forse un po' semplice a dirsi, ma grazie agli avvocati dell'azienda siamo riusciti ad avere il visto senza intoppi. Ho visto gente che andava al consolato per la terza/quarta volta, pagando, per ogni appuntamento 15 euro...

venerdì 1 novembre 2013

Introduzione

Ciao! Eccomi, finalmente, a raccontarvi la mia esperienza su trasloco vita e lavoro ad Atlanta.

Come alcuni di voi sapranno, la mia esperienza e' un po' piu' ampia del semplice trasloco Italia-America, in quanto a tutt'oggi risiedo ad Amsterdam, Olanda. 

Ma questa e' un'altra storia.

Io e mio marito lavoriamo per la stessa azienda, che, dopo esser stata acquisita da un'azienda americana ci ha offerto la possibilità di trasfrire la nostra conoscenza (o meglio, quella di mio marito) ai colleghi americani in america.

Ed ora siamo qui, con una bimba piccola, ad intraprendere quest'avventura.